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PaLiNUro IN TOUR per conoscere medici e strutture eccellenti in Italia

Finalmente siamo ripartiti! Abbiamo ricominciato a viaggiare (e speriamo di poter continuare a farlo) per incontrare medici e visitare strutture al fine di farci conoscere e attivare la nostra collaborazione nei reparti di urologia oncologica.

Inauguriamo oggi questa nuova rubrica che parte proprio dai nostri incontri con i medici in tutta Italia.

La prima intervista l’abbiamo realizzata con il Prof. Francesco Porpiglia dell’A.O.U San Luigi Gonzaga di Orbassano (TO).

Questo progetto è integrato con la piattaforma URO H ADVISOR, in quanto le singole interviste saranno rese disponibili all’interno della pagina dedicata all’ospedale di riferimento.

VISITA LA SEZIONE


E' online la piattaforma Uro-H-Advisor!!!

E’ ONLINE LA PIATTAFORMA URO-H-ADVISOR PER LE RECENSIONI DEGLI OSPEDALI CON REPARTI DI URO-ONCOLOGIA E PER L’ORIENTAMENTO DEI PAZIENTI AFFETTI DA TUMORE ALLA VESCICA

È finalmente realtà URO-H-ADVISOR che ha lo scopo di raccogliere ed aggregare i singoli giudizi sui luoghi di cura del tumore alla vescica per facilitare l’orientamento del paziente, e che ad oggi raccoglie già oltre 100 recensioni qualificate e totalmente anonime. Da tempo ci eravamo imposti di arrivare ad avere una sorta di “TripAdvisor” degli ospedali per la cura del tumore alla vescica e adesso che la piattaforma è realtà è necessario popolarla con tutte le esperienze, le valutazioni ed i giudizi insindacabili dei pazienti stessi. Partecipate anche voi con le vostre recensioni, perché la vostra esperienza conta!

PER SAPERNE DI PIU' 

VAI ALLA PIATTAFORMA


Tu o qualcuno che ami è affetto da cancro alla vescica?

Condividi la tua esperienza compilando il primo sondaggio globale sul tumore alla vescica.

In tutto il mondo ci sono oltre 570.000 nuovi casi di cancro

alla vescica diagnosticati ogni anno, e 1,7 milioni di persone che attualmente vivono con questa malattia. Non sei solo. La World Bladder Cancer Patient Coalition mira a raccogliere opinioni ed esperienze di persone con cancro alla vescica e dei loro assistenti in tutto il mondo sulla consapevolezza, la loro esperienza di cura e la loro qualità di vita. Insieme, possiamo contribuire a migliorare l'assistenza ai pazienti con cancro alla vescica in tutto il mondo!

Partecipa anche tu


Il manifesto internazionale delle associazioni che si occupano di tumore alla vescica

Care associate e cari associati, vi ricordo che Palinuro fa parte di una meta-Associazione che raduna le associazioni nazionali di diversi Paesi sia europei che extra-europei. Questa associazione si chiama WORLD BLADDER CANCER PATIENT COALITION, Coalizione/Unione mondiale dei Pazienti affetti da tumore vescicale.

L’Associazione ha tre pilastri:

  • Costruire comunità di pazienti in tutto il mondo
  • Informare i pazienti, familiari e professionisti della salute su questa patologia
  • Portare avanti quella che in inglese si definisce “advocay” e che potremmo tradurre con sostegno & sensibiizzazione in tutte le sedi istituzionali e mediche su ricerca, terapia, interventi istituzionali

La sede dell’WBCPC è a Bruxelles, il sito trovate al seguente indirizzo: https://worldbladdercancer.org/

Il Presidente è la dottoressa Lydia Makaroff che proviene dalla nostra consorella inglese Fight Bladder Cancer Uk, mentre il Direttore esecutivo con il quale siamo in costante contatto diretto è il dottor Alex Filicevas.
Invitiamo i nostri associati o comunque tutti coloro che abbiano interesse a consultare il sito sopra indicato dove potranno trovare utili informazioni e contatti.
Da ottobre 2020 e fino ad aprile 2021 un gruppo scelto di pazienti provenienti da diversi paesi: U.S.A., Gran Bretagna, Italia, Canada ed Australia, si è confrontato in incontri via web sulle varie problematiche del percorso di un paziente affetto da neoplasia vescicale, dalla diagnosi alla terapia agli impatti psicologici.
La sintesi è in un Manifesto cui verrà dato massimo risalto e che costituirà una base su quale impostare la strategia della Coalizione Internazionale per i prossimi anni.

L’aspetto principale è alzare il livello dell’azione di tutte le Associazioni per aumentare la consapevolezza di questa forma di neoplasia insidiosa e generatrice di sintomatologie spesso silenti -quando non associate alla presenza di sangue nelle urine.

Alcuni fattori comuni rilevati dai pazienti partecipanti al panel sono rappresentati da:

- esperienze con le strutture sanitarie spesso negativi (scarsa informazione soprattutto)

- l’assenza di supporto psicologico

- l’impatto profondo sulla qualità della vita e l’assenza di procedure di sostegno e supporto adeguate da parte dei sistemi sanitari nazionali

- la difficoltà di accesso ai reports sulla propria patologia

- il fattore critico legato alla territorialità per la corretta terapia e/o conseguenti interventi di alta chirurgia.

- deficitaria è inoltre risultata l’offerta al paziente di terapie innovative (oltre i consueti BCG e mitomicina)

- del tutto inadeguato l’accesso o la prospettazione (almeno ad eccezione degli USA) dell’immunoterapia e dell’opzione trimodale in caso di malattia infiltrante la tonaca muscolare

- elevato appare ovunque il costo che i pazienti devono sostenere delle terapie e dei supporti a valle dell’intervento chirurgico, quando non i costi stessi dell’intervento e/o di altre terapie quando si esce dal sistema pubblico.

Comprendete bene che è molto importante che vi sia un’associazione che mette in contatto soggetti esperienze e pratiche da diversi paesi anche come stimolo a livello mondiale ad una ricerca sulle terapie e sulle cure.

I membri delle associazioni sono consapevoli ed impegnati in un mondo dove i pazienti hanno la necessità di ascolto ed informazione, di compartecipazione ed engagement nel rispetto del loro percorso terapeutico che ha un così alto impatto sulla loro vita sociale, affettiva e di relazione.

Uniti si vince! .


Nuovi trattamenti per il cancro alla vescica NMIBC negli USA

La consorella statunitense di Palinuro, che si chiama BCAN (https://bcan.org) è un’associazione attiva da molti anni, presente nei principali Convegni internazionali ed ha relazioni con molti medici e specialisti della nostra patologia. Tra le iniziative che mette a disposizione gratuitamente vi sono dei webinar/interviste che trattano diversi argomenti e tematiche di grande interesse. Tra queste vi segnalo, all’interno del podcast "Bladder Cancer Matters", un’intervista nella quale il conduttore Rick Bangs  (paziente portatore da anni di una neovescica) intervista il Dr. Ashish Kamat sullo stato dell’arte del BCG nel trattamento del cancro alla vescica. Kamat è professore di urologia ed è direttore della Urologic Oncology Fellowship presso l’MD Anderson Cancer Center, nonchè laureato all'AUA Leadership Program. Il Dr. Kamat fa anche parte del Comitato Scientifico Consultivo di BCAN. L'esperienza del Dr. Kamat è nella gestione multidisciplinare dei tumori urologici con particolare attenzione alla vescica e al cancro alla prostata, alle terapie di risparmio della vescica, alle tecniche minimamente invasive e alle sostituzioni della vescica. Uno dei principali obiettivi della sua ricerca è sviluppare nuovi trattamenti per il cancro alla vescica e identificare meccanismi di resistenza e modi per superarli.

Quella che segue rappresenta una sintesi in italiano sugli argomenti di maggior rilievo.

Prima della lettura è bene precisare che:

  • Molti dei trattamenti illustrati dal dottor Kamat sono ancora in fase di studio e sperimentale
  • Lo stesso Pembrolizumab è stato considerato idoneao alla cura del tumore superficiale alla vescia negli USA Mentre tale autorizzazione è ancora in corso in Europa.
  • Lo spaccato che nei deriva rappresenta una situazione tipicamente statunitense e contiene valutazioni del dottor Kamat che potrebbero essere non del tutto condivise dalla nostra comunità medica e scientifica.

Al link del podcast sopra indicato potrete comunque trovare non solo la registrazione dell’intervista, ma anche la sua trascrizione in lingua inglese.

BCG

Il BCG a livello mondiale rimane il trattamento fortemente raccomandato specie per i tumori superficiali di alto grado data la sua comprovata efficacia.

Sappiamo che il BCG (Bacille Calmette Guerin) non è un farmaco chemioterapico, ma è noto come micobatterio. E’ stato sviluppato dai batteri della tubercolosi come vaccino contro la stessa  molti decenni fa. È uno stimolante immunitario molto potente, ed è in realtà una vera e propria immunoterapia. Nonostante i recenti progressi, i media e tutta la stampa pubblicata su possibili nuove terapie il BCG rimane l'immunoterapia più efficace.

Quando il vaccino è stato sviluppato, è stato fatto in modo tale che i batteri sono stati attenuati, quasi neutralizzati fino al punto in cui si genera una risposta immunitaria, in modo che non sia in grado di replicarsi adeguatamente da solo.

                                                                                                  

ALTERNATIVE AL BCG

Le alternative ad oggi esistenti riguardano essenzialmente la chemioterapia intravescicale. Il dottor Kamal non vuole infatti considerare la cistectomia radicale come un'alternativa al BCG.

Le terapie che vengono usate al MD Anderson e in molti centri statunitensi riguardano una chemioterapia combinata di gemcitabina e docetaxel. Questa è la combinazione che presso il centro dove lavora il dottor Kamal tendono a favorire, ma vengono usate anche combinazioni di mitomicina e docetaxel o mitomicina e gemcitabina. Qualsiasi chemioterapia combinata ha, secondo il dottor Kamal, un'efficacia più elevata di un singolo farmaco somministrato alla vescica.

Le chemioterapie combinate sono attualmente disponibili e utilizzate ed hanno dimostrato di avere un'efficacia robusta e in qualche modo paragonabile alla BCG. Quindi, in caso di refrattarietà al BCG il dottor Kamal non ritiene opportuno precipitarsi verso una cistectomia radicale.

Ci sono studi clinici che potrebbero essere rilevanti oltre l'opzione chemioterapica?

Ci sono studi clinici in corso, ma quelli in corso o terminati si riferiscono alle fasi più avanzate del cancro della vescica non muscolo invasivo. Il BCG è molto efficace, ma non lo è ancora per il cento per cento dei pazienti. La maggior parte dei farmaci alternativi si è concentrata su ciò che accade ai pazienti che provengono dal BCG. Quindi ci sono state prove che sono state completate e hanno portato all'approvazione di pembrolizumab, prodotto da MSD.

Ci sono poi altre procedure mediche per intervenire in tali casi, come la terapia laser e ce ne sono altre coniugate con farmaci anticorpali, chiamati Genesis. Tali farmaci, come molti altri (ad es. tislelizumab, inibitore del checkpoint come il pembrolizumab) non sono stati ancora confrontati con il BCG.

Quindi sembra che ci sia molto lavoro da fare e molte opzioni che potrebbero essere già disponibili. Ci sono opzioni aggiuntive, nuove opzioni che non sono nemmeno in un ambiente di sperimentazione clinica a questo punto e che mostrano qualche promessa su base preliminare?

Ce ne sono molte negli studi clinici di fase I o II, ma è ancora abbastanza presto per poterli utilizzare in grande scala.  Ci sono farmaci che sono stati sviluppati solo sulla base della migliore comprensione della risposta immunitaria degli effetti del BCG e in particolare della risposta immunitaria che si verifica nella vescica.  Il BCG è in circolazione da sempre, ma alcune delle ricerche che abbiamo oggi per capire come funziona il BCG sono in circolazione solo negli ultimi tre, quattro anni. Una volta capito esattamente come funziona il BCG, si potrebbe avere anche un'idea di come non funziona o perché non funziona. Ci sono molecole che sono in fase di sviluppo e sono state sviluppate terapie di combinazione usando per esempio, inibitori del checkpoint con chemioterapia, inibitori del checkpoint con BCG stesso, o BCG ricombinante, o essenzialmente introducendo un particolare gene nei batteri BCG così da produrre citochine per esempio. Gran parte di questo lavoro è in corso in questo momento.

Quindi, supponiamo che tu sia un paziente e che ti sia proposta la terapia con il BCG, ma non hai una risposta adeguata. Quali sarebbero le tue opzioni e come potrebbero essere diverse dalle opzioni di cui abbiamo parlato?

 

Ci tengo a sottolineare che l’opzione terapeutica deve essere sempre discussa e condivisa tra il paziente, la sua famiglia, e il team multidisciplinare dei medici. E’ anche importante tenere presente che anche se il tumore si ripresenta dopo il trattamento con il BCG ciò non rappresenta necessariamente una minaccia per la vita del paziente. Finché il paziente è in grado di continuare ad avere un follow-up ravvicinato ed essere monitorato, provare diversi agenti e farmaci è perfettamente ragionevole senza optare immediatamente per la cistectomia radicale.

D'altra parte, se i pazienti che ricevono il BCG per una malattia ad alto rischio, come T1 di alto grado con CIS, e il tumore effettivamente non risponde al BCG, è importante considerare la cistectomia radicale come l'opzione più sicura a lungo termine. Detto questo, è qualcosa di molto ragionevole provare diverse possibilità finché il paziente e noi urologi restiamo in stretto contatto con la sorveglianza e il monitoraggio in modo da non perdere l’occasione di intercettare subito quando il tumore ricorre, prima che si diffonda. La decisione potrebbe essere in casi selezionati consigliare ai pazienti di provare per un certo periodo un farmaco alternativo. Ad esempio il farmaco approvato solo in USA pembrolizumab, ma se il paziente non è concorde per via della tossicità del farmaco, si può provare la chemioterapia intravesCicale con gemcitabina e docetaxel, una vecchia combinazione non sempre approvata, ma che risulta altamente efficace.

E’ importante accompagnare sempre il pazienti nelle opzioni possibili, per evitare che facciano scelte pericolose per la loro vita, non conoscendo le potenzialità e gli effetti dei vari farmaci. Ritengo questo aspetto una parte cruciale di tutti i nostri sforzi per combattere quotidianamente il cancro alla vescica.  


Progetto URO-H-ANGELS: vuoi diventare volontario di PaLiNUro?

Per un paziente consapevole di avere un grave tumore o con la prospettiva di una cistectomia radicale è fondamentale essere affiancato da persone che hanno seguito lo stesso percorso clinico in precedenza. Interfacciarsi con un volontario, dall’aspetto sano e dall’umore brillante, magari con un bagaglio esperienziale capace di dare riferimenti informativi rassicuranti, è già un presagio di guarigione per un paziente consapevole di avere un grave tumore o con la prospettiva di una cistectomia radicale, qualcosa di completamente diverso e complementare ai contributi di sostegno offerti dal personale sanitario. A questo proposito l’efficacia di PaLiNUro è strettamente legata all’allargamento del numero delle strutture ospedaliere e alla conseguente necessità di disporre di un numero adeguato di volontari preparati a tale scopo.

E’ per questo che è nato, nel 2019, il progetto URO-H-ANGELS: i nostri ANGELI nei reparti di UROLOGIA (URO) degli OSPEDALI (H)

Abbiamo quindi avviato:

  • un programma di espansione con l’accreditamento presso i principali ospedali italiani che hanno al loro interno un reparto di onco-urologia che ha portato come risultato concreto le convenzioni con 8 nuove strutture ospedaliere italiane.
  • un programma di formazione del volontario ospedaliero al fine di approfondire e regolamentare l’approccio al paziente.

La pandemia, però, ha bloccato tutto: non siamo riusciti fisicamente a mettere piede in nessun ospedale e anche tutta la progettualità legata alla collaborazione con l’ospedale si è forzatamente arenata. Ora però si intravede un po’ di luce e nuovi ospedali hanno dimostrato il loro interesse verso una collaborazione con la nostra Associazione.

 

ECCO CHE È ARRIVATO IL MOMENTO DI RECLUTARE NUOVI VOLONTARI!

Se state leggendo questo messaggio UNITEVI A NOI!

 

Cerchiamo ex pazienti o pazienti che se la sentono di dare il loro sostegno, sia in ospedale che a distanza, attraverso la propria esperienza clinica personale.

Il VOLONTARIO IN ASSISTENZA di PaLiNUro è una persona predisposta ai rapporti umani ed è responsabile della cura dei pazienti, che ascolta, sostiene, informa, conforta e con i quali condivide la sua esperienza. Se attivo in ospedale, affianca il personale sanitario nel rispetto di quanto gli viene indicato. Organizza e gestisce i propri impegni in autonomia sempre nel rispetto e in sintonia con lo Statuto Associativo di PaLiNUro.

Inviteremo eventuali candidati a partecipare a un breve Corso Volontari PaLiNUro integrato con una formazione specifica al volontario oncologico della LILT – Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori di Milano.

Come fare?

Inviateci la vostra proposta a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. utilizzando il modulo FORM RECLUTAMENTO VOLONTARIO.


Associazione PaLiNUro

c/o Fondazione IRCCS Istituto Nazionale dei Tumori
Via G. Venezian 1 -  20133 Milano

Codice fiscale - 97684280155

IBAN: IT76S0569601620000015013X96 

Segreteria

info@associazionepalinuro.com
cell. 3509084589
palinuro@pec.associazionepalinuro.com

Edoardo Fiorini - Presidente

efiorini@associazionepalinuro.com
cell. 380 7990320

Laura Magenta - Assistente alla Presidenza

lmagenta@associazionepalinuro.com
cell. 3509084589

Attenzione!!!

Le informazioni presenti nel sito devono servire a migliorare, e non a sostituire, il rapporto medico-paziente. In nessun caso sostituiscono la consulenza medica specialistica. 
Pur garantendo l'esattezza e il rigore scientifico delle informazioni, PaLiNUro declina ogni responsabilità con riferimento alle indicazioni fornite sui trattamenti, ricordando a tutti i pazienti visitatori che in caso di disturbi e/o malattie è sempre necessario rivolgersi al proprio medico curante.

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