La chirurgia “robotica”
Da circa 20 anni il settore della robotica biomedica è in pieno sviluppo.
La robotica biomedica si prefigge l’obiettivo di sviluppare dispositivi “robotici” da utilizzare in ambito clinico e sanitario rendendo le attività sanitarie meno invasive , piu precise e favorendo i tempi di recupero dei pazienti.
La chirurgia robotica è la naturale evoluzione della chirurgia mininvasiva videoassistita, e piu di “chirurgia robotica” si dovrebbe parlare di telechirurgia.
Col termine “robotica” si dovrebbe intendere una intelligenza artificiale ,ossia sistemi meccanici-elettronici, capaci di elaborare i dati loro forniti e procedere autonomamente allo svolgimento del programma. In realtà questo tipo di chirurgia viene eseguita da un chirurgo posto a distanza del tavolo operatorio che tramite un video e una console è in grado di manovrare gli strumenti chirurgici, analoghi a quelli utilizzati in laparoscopia , introdotti nel corpo del paziente.
La chirurgia “robot assistita” si sta diffondendo sempre di piu nel mondo l’Italia insieme a Stati Uniti, Francia, Germania e Spagna è tra i Paesi in cui fino a oggi si è fatto più ricorso ai robot in sala operatoria.
I robot vengono ora impiegati in
Chirurgia generale
Chirurgia urologica
Chirurgia ginecologica
Chirurgia vascolare
Chirurgia toracica
Sia per interventi di carattere oncologico che no, da analisi fatte negli interventi di tipo oncologico il risultato sulla malattia è sovrapponibile alle tecniche tradizionali (a cielo aperto).
Vediamo quali sono i vantaggi legati alla chirurgia robotica:
Minori perdite di sangue
Migliore conservazione delle strutture anatomiche
Minori complicanze
Minore dolore post operatorio
Tempi di degenza ridotti
Svantaggi
Tempi di intervento piu lunghi
Costo elevato del robot , oltre 2 milioni
Costo elevato dello strumentario, si puo arrivare a un costo di circa 4000 euro a intervento
Ad oggi molti chirurghi preferiscono ancora la tecnica «classica» a cielo aperto, che è del resto continuamente perfezionata e migliorata , perche i costi maggiori, la durata più lunga dell’intervento e le esigenze tecniche non sono compensati da vantaggi considerati tuttora modesti.
Ma allora quale tecnica operatoria adottare?
La scelta della tecnica operatoria (chirurgia a cielo aperto o mininvasiva) dipende tra l’altro dalle condizioni fisiche del paziente, non possono essere operati con la chirurgia robotica gli obesi, chi soffre di particolari patologie cardiache, oculari, o respiratorie, in quanto , ad esempio negli interventi di tipo urologico, si richiede che il paziente debba stare, anziché in posizione orizzontale, in posizione a testa in giù (posizione di Trendelenburg) e ciò comporta che vi sia una compressione sul diaframma: pertanto questa posizione non può essere assunta da tutti i pazienti, specialmente dai pazienti cardiopatici gravi e dai pazienti con gravi problemi cardiorespiratori.
Inoltre la scelta della tecnica da adottare dipende anche dall’esperienza dell’operatore chirurgico. Il buon esito dell’intervento dipende in massima parte dall’esperienza personale del chirurgo nella tecnica da lui preferita. Non sempre gli apparecchi più moderni e più cari sono garanzia di successo.
di: Dott. Luigi Barbieri