Enfortumab Vedotin + Pembrolizumab è il nuovo standard di cura in prima linea. Basta chemio!
di P.Giannatempo
Lo scorso 23 ottobre, al Congresso dell’ESMO (European Society for Medical Oncology) svoltosi a Madrid, è emerso un dato formidabile che cambierà la pratica clinica e la sopravvivenza dei pazienti con carcinoma uroteliale metastatico.
Sono stati presentati i dati dello studio di Fase 3 EV-302 che combina il farmaco Enfortumab Vedotin con pembrolizumab confrontato con lo standard di cura (cisplatino+gemcitabina oppure carboplatino+gemcitabina) nei pazienti con malattia metastatica trattati in prima linea.
Lo studio è positivo, con una riduzione del rischio di morte del 53% e un beneficio di sopravvivenza globale mediana di 31.5 mesi verso 16 mesi con la chemioterapia standard a 17.2 mesi di follow-up: questo vantaggio è statisticamente significativo.
La risposta riportata è in tutte le sottocategorie indipendentemente dalle sedi di malattia, dalle condizioni generali del paziente, dalla funzionalità renale e dall’espressione di PDL-1 nel tessuto tumorale.
Il 68% hanno ottenuto con Enfortumab Vedotin + Pembrolizumab una risposta parziale o completa di malattia, in particolare per il 29% dei pazienti la malattia è completamente scomparsa alla TAC di rivalutazione.
È importante sottolineare che il 97% dei pazienti trattati con Enfotumab Vedotin ha avuto tossicità di solito abbastanza trattabili: quella più frequente è la neurotossicità periferica (quella grave in realtà è soltanto il 3,6%); il 32% dei pazienti ha avuto tossicità di tipo cutaneo, ma solo il 7,7% dei pazienti ha riportato tossicità cutanea grave.
Il numero di cicli medi con cui sono stati trattati i pazienti è di 12: il trattamento prevede la somministrazione fino a progressione o fino a tossicità.
La combinazione di Enfortumab Vedotin diventerà il nuovo standard di cura per i pazienti con carcinoma uroteliale metastatico o localmente avanzato.
Ringraziamo le famiglie e i pazienti che hanno acconsentito di partecipare allo studio, ma anche tutti i pazienti e i famigliari che si sono sacrificati in studi precedenti ma che hanno permesso di arrivare a questa svolta epocale nel trattamento dei pazienti con malattia metastatica uroteliale.
La combinazione Enfortumab Vedotin + Pembrolizumab sarà a breve valutata dall'EMA e in seguito da AIFA per eventuale approvazione italiana. Ci auguriamo che questa procedura burocratica sia snella e veloce per poter permettere ai nostri pazienti l'accesso al trattamento il prima possibile