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PalinuRoma Newsletter 02/2021

PalinuRoma Newsletter 02/2021
Associazione Palinuro
Newsletter # 02/2021

Buongiorno e, anche se un po’ in ritardo, buon anno a tutti noi, come state trascorrendo questo misterioso periodo?

Alcuni a casa, alcuni a lavorare, alcuni purtroppo hanno perso il lavoro e altri anche la tranquillità per motivi di malattia ... ecco, a tutti, ma soprattutto a questi ultimi sono vicina con il cuore e dedico ogni mio pensiero positivo perché possiamo uscire dal tunnel.

Il tunnel è la malattia, l’incertezza del domani, la depressione per le sconfitte, il tunnel è camminare in una strada senza apparente via d’uscita, è stare poco bene ma non essere capiti, è perpetrare nell’incertezza di essere compresi e presi in carico, il tunnel è non avere proposte per una via d’uscita.

La sezione romana di Palinuro è dedicata al tunnel che percorre chi decide di riferire sul proprio doloretto lombare che alla Tac e all’Ecografia non dà segno di se’, e - difficile da comprendere,- che non fa venire in mente nulla nemmeno all’urologo, in fondo, dice , se Tac e Ecografia sono negative, che vuoi avere?! : questi pazienti percorrono un tunnel terribile che neanche loro sanno di percorrere.

Il carcinoma uroteliale dell’uretere è –permettetemi di dirlo - una neoplasia bastarda, che, perché sia diagnosticata precocemente, va sospettata ai primi sintomi, proprio quando la Tac e l’Ecografia sono ancora  negative ma il “doloretto” persiste, o cessa e ritorna, quando neanche l’urologo ci pensa e dice che non abbiamo nulla , impedendoci di andare oltre con le indagini, impedendoci cioè, una diagnosi precoce di malattia , poi..si sa..ci fa più comodo pensare di non avere nulla !

Eppure, per l’urologo è l’unica neoplasia insidiosa a cui dover pensare, immaginate quante ne ha l’ematologo, centinaia le forme di neoplasia del sangue.

In fondo, la diagnosi precoce, quella che salva la vita, quando va posta se non in una fase che ci consenta di prendere adeguati provvedimenti terapeutici? Basterebbe fare una cistoureteroscopia, se c’è qualcosa a carico dell’uretere, si vede, la neoplasia è rara ma non rarissima, una biopsia un esame citologico, ecco la diagnosi, certo poi deve conseguire un adeguato e competente trattamento terapeutico, una presa in carico adeguata che non faccia sconti, c’è di mezzo la vita: ecco pensiamoci noi, ognuno di noi, che vuole salva la pelle! Non basta sentirsi dire ... purtroppo la sfortuna vuole che si tratti di un tumore così raro ... non può consolare nessuno!

Non solo, ma-e qui getto un altro sasso nello stagno,-l’urologo ignorante oltre a mancare una diagnosi , la fa pure franca in sede giudiziale, perché il carcinoma dell’uretere è un tumore insidioso! Pensate un po’, e magari non riuscite nemmeno a dimostrare che da qualche tempo un doloretto vi affliggeva e gliene avevate parlato senza che vi avesse preso in opportuna considerazione, magari inizilamente-qualche anno prima –avreste risolto il problema! Se state in questa situazione cercate medici e strutture all’altezza della diagnosi corretta.

Da 2 anni mi batto per questa causa, il Covid ha sottratto attenzioni ma il mio monito è: non lasciate cadere l’attenzione o fuorviare da altro.

A Roma lo scopo è sempre quello di cercare una strada per sconfiggere questa brutta patologia, e ce la metteremo tutta sostenendoci a vicenda.

Grazie, buon percorso a tutti

Seguiamoci

Dr. Lorella Carolis


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